ROMA, PATANÈ (ASS. TRASPORTI): “GESTIONE IN HOUSE SCELTA MIGLIORE, SOLUZIONE DIVERSA SAREBBE IL CAOS PER ROMA”

Siamo sicuri di aver fatto le cose per bene e riteniamo che l’affidamento diretto ad Atac della gestione del sistema trasporti sia la soluzione migliore. Proprio oggi tra l’altro il Tar ci ha dato ragione rigettando un altro ricorso presentato dall’Authority perché improcedibile ed è la seconda volta: alla luce di questi verdetti, consapevoli di aver fatto la scelta migliore, ci prepariamo ad affrontare anche l’ultimo banco di prova relativo alle contestazioni riguardanti l’affidamento in house per il quadriennio del servizio di trasporto pubblico“. Così Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Roma, ai microfoni di Radio Roma Television torna a difendere la decisione del Campidoglio di rinnovare il contratto di servizio all’Azienda per la Mobilità di Roma Capitale senza istituire preliminarmente un bando come invece vorrebbe l’Autorità garante della concorrenza che nei mesi scorsi aveva bacchettato l’amministrazione Gualtieri.

Ospite del programma “Non solo Roma“, Patanè ha espresso soddisfazione per la pronuncia del Tribunale amministrativo regionale che ha cestinato l’istanza dell’Agcm che chiedeva di annullare l’affidamento diretto ad Atac relativo al periodo compreso tra l’1 aprile e il 31 dicembre 2023: una proroga senza gara, come accade di fatto dal 2012, ma per il Tar ormai il tempo è passato e dunque il ricorso è stato dichiarato improcedibile per «sopravvenuta carenza di interesse ad agire»: “Questa pronuncia conforta sostanzialmente la nostra scelta – continua l’assessore capitolino – esprimendo tra l’altro principi molto chiari: abbiamo vinto due battaglie, adesso ci resta la guerra legale finale per l’affidamento dei 4 anni ma ci apprestiamo ad affrontare questo banco di prova con maggiore consapevolezza e serenità“.

L’amministrazione comunale, quindi, non intende cambiare rotta e reputa che l’affidamento diretto del servizio pubblico dei trasporti all’azienda capitolina resti la soluzione più efficace: “Qualora il Tar dovesse dare ragione all’Agcm sarebbe un disastro – ammette Eugenio Patanè –, perché a meno di un anno dal Giubileo dovremmo rimettere a gara l’intero servizio: quindi interrompere qualunque servizio e qualunque fornitura che oggi ci sta gestendo Atac, come l’acquisto dei nuovi autobus elettrici ma anche i tram e le metropolitane. Significa interrompere tutti quei miglioramenti che abbiamo immaginato per ospitare al meglio i pellegrini che attendiamo nei prossimi mesi. Tuttavia noi siamo fiduciosi perché sappiamo di aver fatto la scelta migliore per la nostra città come per altro ritiene un’altra Authority dello Stato“.